Preghiera e cammino, cos’hanno in comune queste azioni apparentemente così distanti tra loro? Senza alcun dubbio la preghiera è cammino e in occasioni particolari anche il cammino può diventare preghiera. Certo è che la preghiera nella vita caotica di tutti i giorni ha assunto un ruolo sempre più marginale, e forse qualcuno potrà anche pensare che oggi pregare sia superfluo, un di più di cui possiamo fare a meno, tanto che cambia? Ci siamo forse dimenticati che pregando siamo innanzitutto noi stessi a cambiare. In questo modo la preghiera diventa viaggio. Cammino, appunto.
L’idea di “Prego e cammino” nasce proprio da qui e da alcune domande che ci siamo posti. Quanto è importante nella mia vita la preghiera? ‘Perdo’ un po’ del mio tempo a pregare? L’eventuale risposta negativa non deve farci tirare indietro. Le giornate sono così intense che, si sa, non si ha nemmeno il tempo di respirare. Pregare dopotutto è proprio questo: trovare il tempo per respirare.
Domanda ancor più significativa: che cosa vuol dire pregare? Si può pregare a cuore aperto, confidando i nostri desideri e timori al Signore, o magari – per i più arditi! – recitare la liturgia delle ore, o semplicemente leggere un brano del Vangelo riflettendoci su. Insomma, pregare è dedicare del tempo. È fermarsi e pensare alla Parola che accompagna le nostre vite, ma anche fermarsi a pensare a una persona – un po’ speciale, a dirla tutta – che ci ha amato e ci continua ad amare.
Tante belle parole, ok. Ma pregare, in definitiva, è difficile: azione dal sapore vintage, cui non siamo più troppo abituati. Azione molto più comune invece è il camminare. Azione ancor più comune per noi, generazioni 2.0, è il camminare con il cellulare in mano: operazione, per altro, talvolta alquanto rischiosa…
“Prego e cammino” può essere un utile diversivo, sicuramente un modo innovativo, di utilizzare il telefono cellulare e la tecnologia. Il progetto, infatti, riunisce in tempo di Avvento le riflessioni sul brano del Vangelo del giorno prodotte da noi ragazzi ed educatori di Maria Ausiliatrice: una sorta di libretto dell’Avvento on-line dunque, da seguire giorno dopo giorno aspettando il Natale. E allora dove sta la novità? La novità è che le riflessioni non solo si possono trovare sul sito www.pregoecammino.com, ma sono riflessioni da ascoltare, poiché registrate in viva voce proprio da noi ragazzi, sotto la supervisione attenta e partecipe di don Tomasz, il nostro polacco vice-parroco.
Perché on-line? Perché in questo modo basta un clic per ascoltare il brano del Vangelo e la rispettiva riflessione. L’utilizzo del telefono cellulare rende agile e veloce la possibilità per ognuno di noi di accedere alla Parola di Dio: basterà infatti connettersi ad internet e aprire il sito di “Prego e cammino” per ascoltare in formato mp3 brano e riflessione. Ed è possibile farlo in qualsiasi momento, anche sul bus, anche camminando!
Perché le nostre voci? Perché è bello condividere la Parola ascoltandola, anzi ascoltandoci! Perché ognuno di noi ha la possibilità di riflettere sui brani dell’Avvento e ascoltare le riflessioni degli altri. Perché siamo convinti che ascoltare ciò che il Vangelo trasmette ogni giorno ad ognuno di noi sia qualcosa di stimolante che ci arricchisce e ci fa crescere. Perché se pronunciata, ascoltata e pensata la Parola diventa viva.
Insomma, perché utilizzare “Prego e cammino”? Perché bastano davvero dieci minuti per dedicare in modo semplice un po’ di tempo a noi stessi e al Signore, anche camminando. Anche con le cuffie nelle orecchie. Ricordando poi di togliersele, però!
Daniele Salvi