Particolare de Il martirio di San Fedele Da Sigmaringa di ignoto

San Fedele da Sigmaringa

martire (1578-1622)

24 aprile

Fedele, al secolo Marco Reyd, nacque a Sigmaringen, in Germania, nel 1578. Studiò avvocatura a Friburgo, in Svizzera, e divenne un ottimo giurista. Non fece molti soldi perche, cristiano retto e devoto qual era, preferiva le cause dei poveri gratuite a quelle dei ricchi ben remunerate. Il cammino spirituale di fede che perseguiva lo portò a trentacinque anni a mutare la toga col saio dei frati cappuccini, un nuovo ramo fiorito in quel tempo dal vigoroso tronco francescano. Entrò nel convento di Friburgo e si distinse subito per la fedele osservanza dell’obbedienza e della povertà, e per lo spirito di penitenza che animava il giovane Ordine.

A Friburgo il clima tuttavia non era dei piu tranquilli. Questioni religiose e politiche dividevano dolorosamente e aspramente cattolici e calvinisti. Fra Fedele, ottimo predicatore, ce la mise tutta nel tentativo di placare gli animi e di richiamare tutti all’unità che Cristo aveva tanto raccomandato ai suoi seguaci.

La sua predicazione fù ritenuta, in quel clima di esacerbata rivalità, un’aperta dichiarazione di fedeltà politica all’Imperatore che s’era schierato con i cattolici. Per questo gli awersari politici un giorno, al termine di una sua predica, lo aggredirono e lo colpirono a morte. Era il 1622 e così i cappuccini ebbero il loro primo martire.

Papa Benedetto XIII lo proclamò beato nel 1729; nel 1746 fù canonizzato da Benedetto XIV.


Tratto da: P. Lazzarin, Il libro dei Santi, Messaggero di S. Antonio editrice, 2013

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