Particolare da L'Adorazione dei Pastori di Domenico Bigordi Il Ghirlandaio

Natale… nasce Gesù

Aggiornamento: il giornalino pubblicato in origine conteneva alcuni errori di stampa. Adesso viene allegata la versione corretta.

Domenica 6 dicembre viene distribuito il numero del Giornalino Parrocchiale “In Cammino” (scaricabile a questo link: Dicembre 2015 Anno XXIX Numero 10).

In questo numero:

  • Natale… nasce Gesù
  • Facciamo silenzio …
  • Dar da bere agli assetati
  • Una giornata ricca di emozioni

Di seguito l’articolo di apertura:

“Prega Gesù Bambino che è in cielo”,
disse una nonna al nipotino, davanti all’altare …
Gesù Bambino che è in cielo! Quante volte l’avremo detto e pensato anche noi!

Ma Gesù vissuto in Galilea, morto e risorto, colui che siede alla destra del Padre, è un “adulto” non un bambino. Può sembrare ovvio, banale, credo invece sia importante soffermarci a pensare.

A Natale si festeggia la nascita di Gesù, ma per molti solo la nascita di quel bambino che vediamo nella grotta del presepe. Di un bambino che, proprio perché tale, intenerisce per la Sua fragilità, per la Sua nudità, il piccolo Gesù è piacevole, non scomodo, non “coinvolgente”. Spesso la nostra fede rimane in quella mangiatoia, non va oltre, non cresce.

E’ il Gesù “uomo”, infatti, che dà più fastidio che è più difficile da accettare, perché richiama, con la Sua esistenza, a confrontarci con Lui, con i Suoi insegnamenti scomodi e con la Sua esortazione all’amore; perché ci invita all’attenzione per gli altri, a bandire gli egoismi, perché ci insegna a pregare, perché si offre come modello fondamentale di un nuovo itinerario di vita.

Ma troviamo mille scuse per non seguirLo, scoviamo mille alibi per poter dire: “non avevo capito” e preferiamo avere una fede da bambini verso un altro bambino, con il quale giocare a nascondersi e a non farsi trovare, finché stanchi, diciamo: “ora basta, non gioco più!’.

Facciamo in modo, quindi, che il Natale non diventi solo questo: un momento di tenerezza davanti ad un piccolo bimbo posto in una mangiatoia, infreddolito e fragile, a cui ci piace, in un attimo di generosità, allungare una carezza.

Impegniamoci a cercare il Cristo che nascendo ha reso nuove le cose, apriamo la porta del nostro cuore a questa novità e capiremo finalmente che Natale significa la nascita di ognuno di noi.

GF

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