Sabato 30 Novembre viene distribuito il numero di Dicembre del Giornalino Parrocchiale “In Cammino” (scaricabile a questo link: Dicembre 2019 Anno XXXIII Numero 9).
In questo numero:
- Maria Serva del Signore Maria Madre di Dio
- Papa Francesco dice
- Costruisci il tuo Natale
- 3a giornata mondiale dei poveri
- Facciamo silenzio
Di seguito l’articolo d’apertura:
Maria Serva del Signore Maria Madre di Dio
Dicembre è il mese del Natale, il mese in cui celebriamo la nascita di Gesù.
Maria è un donna ancora giovane, ha poco più di 14 anni (al giorno di oggi diremmo è una bambina) quando l’Arcangelo Gabriele le si presenta e le annuncia che diventerà madre di un Bambino.
Maria è una donna semplice, senza cultura, originaria di Nazareth, un paesino fino ad allora irrilevante nella geografia della Galilea e insignificante nella storia del popolo di Dio; eppure quando l’Arcangelo Gabriele, che le appare durante una normale giornata di vita di giovane fanciulla, le annuncia l’imminente maternità, si stupisce, ma con umiltà accoglie la notizia, senza tirarsi indietro.
Maria è una donna ebrea e sa qual è il progetto che Dio ha per il suo popolo e la promessa di misericordia fatta agli antenati Israeliti.
Maria non conosce uomo, come sarà possibile concepire un figlio? Giuseppe è il suo promesso sposo, ma lei si rende conto di non aver approfondito il rapporto con lui al punto di poter generare una nuova vita. Nonostante questo si affida ciecamente all’annuncio e non esita:
“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto»”.
Maria, una donna umile che fa la volontà di Dio, perché nel suo cuore sa che il suo Dio è anche il Signore del suo popolo e dentro di sé capisce che tutto questo significa qualcosa di importante, una svolta nella storia dell’umanità.
Fino da giovane, come donna, ho cercato di mettermi nei panni di Maria, nel momento in cui si accorge che un angelo è entrato in casa sua e le dice:
“Ti saluto, opiena di grazia, il Signore è con te”,
e fino da allora la mia reazione è stata: come avrei reagito io in questa circostanza? Mi sarei sorpresa e turbata, come si sorprende e si turba Maria? Anche io come lei non avrei capito il senso di quel saluto (o piena di grazia)? Credo di sì, mi sarei turbata, ne sarei rimasta meravigliata, non avrei capito; e poi se l’angelo anche a me avesse detto
“Non temere, hai trovato la grazia presso Dio”,
che cosa avrei pensato? Credo che sia naturale non sapere quale sarebbe stata la propria reazione, ma è nostro dovere di cristiani porsi una domanda diversa: come reagiamo ogni volta che il Signore ci chiede di fare la sua volontà? Come Maria rispondiamo “Eccomi!” e ci facciamo suoi servi umili e obbedienti, oppure le sue parole diventano occasioni per fuggire di fronte a lui che ci parla?
La risposta di Maria è la risposta di meraviglia di chi non capisce come si possa realizzare un progetto così grande, ma che non esita di fronte a una così grande responsabilità. La risposta di Maria deve diventare un faro che ci guida nel cammino di figli di Dio, in quel cammino di vocazione dove tanti possono essere i momenti di incertezza. Ma proprio Maria ci insegna che lo smarrimento non deve farci paura e che non dobbiamo pretendere di capire tutto subito e che dobbiamo attendere nella fede il giorno della comprensione più piena. Dio non ci lascia soli con le nostre povere possibilità, ma ci fa dono dello Spirito Santo, che ci fa cogliere negli eventi della vita quotidiana quei segni che illuminano il nostro cammino. L’angelo conclude:
“Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”.
Come Maria, l’umile ragazza di Nazareth chiamata ad uscire dal suo piccolo mondo di promessa sposa e a mettersi a disposizione del disegno di Dio, attendiamo la nascita di Gesù con il cuore aperto, sapendo che nulla è impossibile Dio.
di Silvia Burchi
