Particolare da San Maurizio di ignoto

San Maurizio

martire (III secolo)

22 Settembre

Maurizio è l’intrepido comandante, “primicerius”, della legione tebea martirizzato insime ai suoi commilitoni per essersi rifiutato di sacrificare agli dèi; per questo egli è diventato il patrono di antiche ordini cavallereschi come quello del Toson d’Oro. La vicenda di questi eroici soldati, culminata nel martirio collettivo narrato dal vescovo di Lione Eucherio in una celebre Passione, ha fatto sorgere non poche  perplessità negli studiosi di storia ed è per questo che il ricordo di Maurizio non è figurato per qualche tempo nel calendario universale della Chiesa.

La devozione al coraggioso primicerius e ai suoi valorosi compagni ha tuttavia un’origine molto antica. Secondo la citata Passione, Maurizio apaprteneva alla legione tebea che il collega dell’imperatore Diocleziano, Massimiano Erculeo, aveva richiamato dall’Egitto e insediato in Gallia per contrastare  colla forza la diffusione del cristianesimo. Sennonché gli stessi legionari erano già seguaci di Cristo per cui, quando si trattò di offrire incenso agli dei (come racconta una tradizione) o di muovere contro i fratelli di fede (come narra un’altra), essi si rifiutarono. Finirono tutti, una decina per volta, con il capo mozzato dalla scure del boia.

Oltre a Maurizio vengono ricordati i nomi di altri cinque soldati, tutti ufficiali, forse per ricordare – come annota Piero Bargellini – che chi sta più in alto deve dare l’esempio, e quei nomi sono: Candido, Esuperio, Vittore, Innocente e Vitale.


Tratto da: P. Lazzarin, Il libro dei Santi, Messaggero di S. Antonio editrice, 2013

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