Gesù Corpo Mistico

Una vita in piena comunione col Padre e l’intero genere umano

Giovedì 31 Ottobre viene distribuito il numero di Novembre del Giornalino Parrocchiale “In Cammino” (scaricabile a questo link: Novembre 2019 Anno XXXIII Numero 8).

In questo numero:

  • Una vita in piena comunione col Padre e l’intero genere umano
  • Papa Francesco dice: la santità nel popolo di Dio paziente
  • La Parrocchia ricorda tutti gli amici che, in questo anno ci hanno preceduto nella gloria del Signore
  • Facciamo Silenzio

Di seguito l’articolo di apertura:

Una vita in piena comunione col Padre e l’intero genere umano

Novembre è tradizionalmente associato alla Celebrazione dei defunti, ma in realtà inizia con la Festa di Tutti i Santi. È quindi il mese dei Santi, di tutti, anche di noi Chiesa, Popolo di Dio, destinatario del progetto Salvifico di Dio Padre! L’argomento è stato affrontato anche dai Padri Sinodali del Concilio Vaticano II in un documento che dedica diversi capitoli alla santità: la LUMEN GENTIUM ( Luce delle Genti, o meglio Lume dei Popoli). Questo documento ci spiega come la Chiesa comprende se stessa, in una rappresentazione non tanto gerarchica (Papa, Vescovi, Clero, Laici), quanto come Popolo di Dio che ha come comune denominatore il Battesimo, e in cui si parla di Santificazione e Salvezza destinata a tutti!

Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro.

Quando sentiamo parlare della salvezza, a volte, ci sembra si parli di nulla, qualcosa che sfugge ai nostri pensieri, di veramente lontano da noi, dalle noste vite. La nostra è una vita piacevole, comoda: non abbiamo nessun desiderio di essere salvati, nè pensiamo tantomeno che la salvezza possa essere alla portata di tanti e tutti insieme.

disegno di Giampiero Puliti

Il Concilio, guardando a tutti gli uomini e a come profondamente vivono la vita terrena, propone il progetto della salvezza di Dio, che non è un progetto privato, individuale, né impone l’abbandono di quello che di positivo può essere sperimentato da ora. La salvezza è in Gesù, Figlio di Dio fatto uomo e diventato nostro fratello, quindi è Comunione con Lui; di conseguenza, poiché la Fede e l’Amore di Dio Padre ci rende fratelli e sorelle, essere salvati significa partecipare ad una vita di piena comunione, e per sempre, col Padre e l’intero genere umano. Niente di ciò che di bello e buono realizziamo durante la vita terrena andrà perduto, ma solo trasfigurato, portato in una dimensione diversa, ben più alta . Per questo il cammino con richiesta di giustizia e comunione degli uomini di tutti i tempi, non deve stupire venga sperimentato dalla Chiesa, una comunità di “santificati”, abitati dallo Spirito di Cristo, e perciò resi una comunità di fratelli e sorelle. La Chiesa è il posto da cui si comincia ad essere consegnati alla comunione ,quindi alla salvezza.

Più vicino ai nostri tempi, e con un linguaggio semplice e diretto, Papa Francesco a proposito di Santi scrive che:

Per un Cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità

spiegando che i santi non sono solo “quelli già beatificati e canonizzati”, ma il “popolo” di Dio, cioè ognuno di noi, e che può vivere la santità come un cammino fatto di piccoli gesti quotidiani.

La santità è il volto più bello della Chiesa

afferma ancora il Papa che, sulle orme di San Giovanni Paolo II ricorda che

anche fuori della Chiesa cattolica e in ambiti molto differenti, lo Spirito suscita segni della sua presenza

come dimostra la testimonianza dei martiri

divenuta patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti

Inoltre Papa Francesco esorta a non isolarsi rifugiandosi nella preghiera solitaria, ma piuttosto offrirsi al servizio della comunità, rifuggendo così alla tentazione dell’apparire, ma cedendo all’energia del fare. E ancora ci dice:

In mezzo alla fitta selva di precetti e prescrizioni, Gesù apre una breccia che permette di distinguere due volti, quello del Padre e quello del fratello. Perché in ogni fratello, specialmente nel più piccolo, fragile, indifeso e bisognoso, è presente l’immagine stessa di Dio.

Perché anche solo una mano tesa che stringe un’altra mano, trasmette calore e partecipazione, da’ il modo di entrare in comunione con l’altro; essere comunità non è il festival della platealità, anzi, l’esatto contrario, è proprio camminare insieme in silenzio, aspettandosi e sostenendosi a vicenda, aspettando chi è in difficoltà, sorridendo, sempre! Così si arriva tutti insieme alla salvezza e alla santità

di Laura Ciofi

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