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2016.12.05 Lunedì della II settimana di Avvento

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All’inizio di questa preghiera chiudi gli occhi e apri il tuo cuore e ripensa a tutta la tua vita fino ad oggi. Chiedi allo Spirito Santo di accogliere le parole del Vangelo alla luce di ciò che hai vissuto.

La Parola di oggi viene dal Vangelo secondo San Luca.

Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.

Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.

Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».

Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.

Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Prova a immedesimarti in quel paralitico: sei fermo da anni su un lettuccio sporco che ha preso la forma del tuo corpo, che è diventato la tua casa e tutto te stesso ma ti rende schiavo e limita la tua libertà. Come reagiresti ? Prova ora a pensare se quel lettuccio fosse il tuo egoismo, la tua incoerenza, la tua malevolenza, la tua ira e il tuo errore. Guarda la tua vita. Quante volte anche tu sei paralitico e schiavo del tuo peccato? Hai mai sentito fortemente il desiderio del perdono di Cristo? Lo hai cercato? Hai aperto il tuo cuore al Suo Amore? Ne hai mai dubitato?

I farisei fanno tanta strada per venire ad ascoltare Gesù ma poi mettono in discussione la Sua potenza e la Sua Misericordia. Davanti alla loro stoltezza Gesù mostra loro che il perdono dei peccati è tangibile e ti rialza. Dice al paralitico “Alzati, prendi il tuo lettuccio e va a casa”. Gli dice di portare con sè il lettuccio su cui ha vissuto una vita ma che adesso non gli serve più. Può sembrare assurdo. Perchè questo?

Perchè quel lettuccio è stato ogni errore che ha commesso, è parte della sua storia. Da quel peso, da quel fardello il Signore fa cose grandi, fa nuova la vita.

Il Signore ti chiede di non cancellare il tuo passato, nel bene e nel male, ma ti chiede di amare la tua storia, così come Lui la ama. Quel lettuccio ci ricorda che siamo peccatori ma che non siamo il nostro peccato; che nel nostro peccato Dio ci ama e che saremo eternamente bisognosi della Sua Misericordia. Siamo fatti a immagine di Cristo e ogni volta Egli ci tende la mano per tornare alla nostra natura di Figli, al di là del nostro peccato.

Chiedi a Gesù che ti insegni a vivere da uomo grato della Sua Misericordia e invoca lo Spirito Santo perché ti aiuti ad affidarti a Dio e a lasciarlo entrare nel tuo peccato per dare frutti nuovi.

Gloria al Padre e al Figlio, e allo Spirito Santo. Com’era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.


Commento di Flavia Garofoli

Musica di Emanule Milli

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