Fermati un attimo e prova concentrarti sulle parole del Vangelo. Permetti che i personaggi e i loro gesti parlino direttamente al tuo cuore.
La parola di oggi viene dal Vangelo secondo San Matteo
In quel tempo, mentre andava via, Gesu, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzo e lo segui.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesu e con i suoi discepoli. Vedendo cio, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Immagina Matteo seduto al banco delle imposte. Nascosto agli occhi degli altri, fa un lavoro disprezzato dai suoi compaesani. Che sguardo possono avere i farisei per quello che considerano un traditore? Cosa puo sentire lui quando coglie uno sguardo del genere? Odio? Invidia? Avvilimento? Secondo te ha la vita facile? Si e abituato al suo ruolo?
Tra tutti gli sguardi, ai quali Matteo gia si era abituato e dai quali si nascondeva dietro il suo banco, improvvisamente ne apparve uno ben diverso. E` lo sguardo di Gesu. Sguardo dell’ Amore. Cerca di immaginare proprio questo momento.
Lo sguardo di Gesu non condanna e non disprezza, non richiede punizione per il peccato. Questo e il motivo per cui Matteo trova la forza di alzarsi e seguire il Maestro. Pensa come tu vivi la tua vita, come e fatta? Con quale sguardo la vede Gesu?
Chiedi a Gesu che ti insegni a guardare la tua vita con i Suoi occhi.
Commento di don Tomasz