Mille Pietre

Migliaia di Pietre…

Domenica 5 Giugno viene distribuito il numero di Giugno del Giornalino Parrocchiale “In Cammino” (scaricabile a questo link: Giugno 2016 Anno XXX).

In questo numero:

  • Migliaia di Pietre…
  • Un cammino di gioia
  • Seppellire i morti, pregare Dio per i vivi e per i morti
  • Facciamo silenzio
  • Orario estivo celebrazioni ed archivio

Di seguito l’articolo di apertura:

Eccoci giunti alla fine di questo anno pastorale.

Mentre sto scrivendo abbiamo appena celebrato la festa della Ausiliatrice che da sempre segna la fine delle attività prima della pausa estiva.

In occasione della Festa abbiamo anche iniziato a diffondere il numero speciale di questo giornalino redatto in occasione del 50° della parrocchia. Mettere insieme quelle pagine è stata una bella occasione per ripercorrere le vicende della nostra comunità.

Come ho avuto a scrivere nella presentazione 50 anni della parrocchia non sono certo una occasione per autocelebrarsi, ma possono darci l’opportunità per verificare a che punto è il nostro cammino comunitario.

Se il 2015 è stato l’anno in cui la nostra parrocchia ha compiuto 50 anni, nel 2016 si compiono 25 anni dalla scomparsa di don Rodolfo Marinetto, primo parroco della nostra comunità. Molti di voi ricorderanno bene il 7 luglio 1991 quando arrivò la notizia che don Rodolfo, mentre era in vacanza, era deceduto in un incidente stradale.

Il 30 marzo 2016 abbiamo avuto un colloquio con il Cardinal Piovanelli, la cui trascrizione trovate nella sua forma integrale nel numero speciale del giornalino.

Don Marinetto e don Piovanelli (futuro Arcivescovo di Firenze e Cardinale) erano quasi coetanei, ricordando gli anni del Seminario il Cardinale, a proposito di don Marinetto, ha detto:

“Posso dire che mi ha fatto sempre molta impressione la serietà con cui lui studiava teologia e partecipava alla vita del Seminario. Questo lo ricordo perfettamente. Per me era un esempio, tant’è vero che ricordo bene che una volta gli dissi “ti chiedo perdono se non sono riuscito sempre a seguirti per l’esempio che tu mi dai”, me lo ricordo proprio bene. Era davvero un modello.”

Nelle domande seguenti, abbiamo chiesto dell’opera di don Marinetto in parrocchia; il Cardinal Piovanelli ha sottolineato più volte come don Rodolfo fosse quasi un “pioniere” in certe scelte pastorali. Nel parlare della difficoltà nel trovare un successore ad un parroco così particolare il Cardinal Piovanelli ha detto:

“… la parrocchia di Maria Ausiliatrice era particolare per la partecipazione della gente, la valorizzazione del Laicato. L’intervento dei laici anche nel Consiglio Pastorale che era una cosa un po’ particolare. A quei tempi non erano tante le parrocchie che avevano quest’apertura. C’erano, non c’era solo lui (don Marinetto, che promuoveva il laicato – ndr), ma la sua azione era davvero esemplare da questo punto di vista.”

Il cinquantesimo potrebbe essere l’occasione per riscoprire l’originalità della nostra comunità contraddistinta dalla partecipazione dei laici fin dal principio.

Proprio per cercare il modo migliore per essere fedeli a questa “vocazione iniziale” della nostra parrocchia abbiamo chiesto al Cardinal Piovanelli quali potessero essere le strade da percorrere. Le sue indicazioni sono state semplici quanto chiare:

“Io credo che dobbiamo spendere tutte le energie che abbiamo, e magari anche qualcuna in più, perché il Vangelo diventi il punto di riferimento della famiglia, dei gruppi. Il Vangelo, letto insieme, non la Catechesi in chiesa, ma il Vangelo letto nella famiglia o nel gruppo con una fedeltà continua. Di lì vien fuori tutto. […]

Oso dirlo anche per il futuro! Se uno lavora su quello, non perde tempo, è sicuro! E in più, stabilisce dei movimenti attorno alla Parola di Dio che poi rimangono. […] Se uno riuscisse ad organizzare la vita della propria comunità suscitando tanti piccoli gruppi attorno alla parola di Dio! Piccoli gruppi di 6 – 8 (persone ndr) bastano, perché bisogna poter comunicare. Il parroco deve stare attento agli animatori. Gli animatori ci vogliono. Vanno formati.

Non può essere soltanto il prete (a fare la Catechesi – ndr), anche se siete due (preti in parrocchia – ndr). Ci vogliono dei laici che facciano questo lavoro, assistiti, accompagnati.

Questa è la strada più larga da seguire per la promozione del Vangelo. La fatica, il sudore anche la sofferenza che uno può incontrare su questa strada, è tutto ben ripagato! […]

Durare fatica ad animare dei gruppi nelle Parrocchie. Questi gruppi non presieduti da preti, ma da laici ed i preti che curano gli animatori dei gruppi. Questo per me è l’ideale. Non so se il nostro futuro sarà su questa linea qui. Ma so che questa linea è autentica. C’è tutto, c’è la Parola di Dio, la valorizzazione dei Laici, la responsabilità del Prete. C’è tutto!!!”

Mi pare un invito preciso e determinato difficile da essere ignorato.

Anche da questo scaturisce la decisione, già condivisa con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, di promuovere nella nostra parrocchia, a partire dal prossimo anno pastorale, gruppi di catechesi che si ritrovino attorno alla Parola di Dio per farne argomento e “pane” di condivisione.

Gruppi che si riuniscano nelle case, di massimo una decina di persone con lo scopo di coinvolgere sempre persone nuove perché la Parola di Dio possa arrivare a tutti nella propria concreta situazione di vita.

Cinquanta anni fa don Marinetto nel vedere questa nuova chiesa fu colpito dalle “migliaia di pietre” che ne rivestivano le mura e si chiedeva come avrebbe potuto cementare le “migliaia di battezzati” che compongono la parrocchia.

Forse abbiamo trovato una possibile risposta: la malta che cementa le pietre deve essere la Parola di Dio condivisa e accolta nella nostra vita e nelle nostre famiglie.

Spero che tutti vorremo ingaggiare questa sfida, per noi nuova, ma alimentata dalla Parola che è immutabile ma sempre dona strade nuove da percorrere.

Le modalità concrete con cui affronteremo questa avventura le pianificheremo prima del prossimo ottobre assieme al Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Intanto auguro a tutti di trascorrere un periodo di riposo durante questi mesi estivi… e se non potete “staccare” allontanandovi dai luoghi consueti dove vivete almeno concedetevi un po’ di tempo per voi, nella lettura, nell’ascolto di buona musica, nella visione di un bel film e nella meditazione della Parola del Signore. Buona estate a tutti!

don Simone

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