Sabato 1 Dicembre viene distribuito il numero di Dicembre del Giornalino Parrocchiale “In Cammino” (scaricabile a questo link: Dicembre 2018 Anno XXXII Numero 9).
In questo numero:
- La Famiglia
- Papa Francesco dice: ricercare, cogliere, vivere l’essenziale
- Una Perla. La ricchezza del limite
- Facciamo Silenzio
- Dal Gomitolo
Di seguito l’articolo di apertura:
Che cosa è il Natale, se non LA festa della famiglia, intesa sì come Sacra famiglia, ma anche come un momento prezioso in cui finalmente si trova il modo e il tempo di riunirsi, cosa che quotidianamente non sempre accade.
Ma per noi cristiani che cosa significa la famiglia?
Il concilio Vaticano II ha definito la famiglia una piccola Chiesa: o meglio, una “Chiesa domestica”. Alla luce di queste parole, è bene ricordare che è proprio in seno alle famiglie che si coltiva, facendola crescere la fede, e dove nascono le vocazioni. Purtroppo, nelle case si è spesso persa l’abitudine di pregare insieme e di leggere la parola di Dio. Oggi siamo tutti presi da una frenesia che ci sbatte da una parte all’altra, facendoci consumare in fretta le giornate, sfiancandoci e togliendoci il tempo per ogni cosa. È tempo di fermarsi a riflettere.
Nonostante la cultura contemporanea cerchi di indebolire la famiglia come luogo saldo, al contempo è evidente il bisogno che invece tutti abbiamo di famiglia come punto di riferimento. È una necessità iscritta nelle profondità dell’essere umano, come del resto appare già nelle prime pagine della Bibbia. La narrazione della creazione dell’uomo e della donna mostra con evidenza che l’immagine e la somiglianza con Dio è una parte dell’indispensabile legame tra l’uomo e la donna: ed è proprio nell’alleanza tra loro e Dio che si rivela l’essenza dell’essere umano
E Dio creò l’Adam a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò (Gn 1,27).
L’uomo e la donna non sono stati creati da Dio per racchiudersi ciascuno in se stesso, o per relegarsi tra loro due in un nucleo a parte. Anche Papa Francesco rafforza questo concetto e dichiara che la famiglia non deve essere barricata negli individui e nei loro desideri, ma piuttosto deve coinvolgere la vita stessa della Chiesa e della società, sino a poter dire che la famiglia è la madre di tutti i rapporti.
Nel suo Amoris Laetitia, infatti, afferma che la Chiesa stessa è una famiglia, e quando la Chiesa parla della famiglia parla anche di sé. Per questo è indispensabile comprendere il legame indissolubile tra questa madre e i suoi figli.
Le famiglie che vivono concretamente la parola di Gesù non sono isolate e chiuse in loro stesse. Esse, ascoltando le Scritture, e nutrendosi dell’unico Pane
e dell’unico Calice, non possono che alimentare una Chiesa, come è presentata nel Vangelo, che non può che avere la forma di una casa accogliente, ospitale, larga, senza confini. È un flusso inarrestabile, uno scambio perpetuo, quello che in fondo ci ha chiesto Gesù, dandoci il comandamento nuovo:
Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi (Gv 15,9-17).
In quest’ottica, i legami familiari vengono irrobustiti e trasformati, cioè resi più saldi, più universali. E’ la forza del Vangelo che fa “uscire di casa” e che
abilita noi tutti a creare paternità e maternità più ampie di quelle in senso lato, per accogliere come fratelli e sorelle gli altri. Ricordiamo per questo le parole di Gesù:
Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre (Mc 3, 35).
Per questo la comunità ecclesiale è riconosciuta come la “familia Dei”.
Riassumendo, possiamo dire che i nuclei familiari sono le scintille che alimentano, ma che al tempo stesso sono anche alimentate, dalla luce eterna e sacra della Chiesa, che è la prima grande famiglia di cui tutti noi siamo membri e di cui Dio è nostro padre, e Maria nostra madre.
L’importante per noi è non ricordasi di questo sporadicamente, o solo per certe feste, in cui è tradizione riunire le famiglie, ma piuttosto si deve sempre parlare, pregare e trascorrere tempo prezioso assieme.
L’augurio che possiamo farci è che le famiglie tornino ad essere tali, ogni giorno e che siano sempre come uno specchio che riflette l’amore di Dio, e che lo
rilancia agli altri, illuminando il nostro cammino di Cristiani in questa vita.
di Monica Detti