In questo inizio di estate finalmente inizia a prendere forma il sito internet della parrocchia.
L’idea di avere un sito internet non nasce esclusivamente dalla necessità di fornire informazioni in maniera ordinata tanto meno vuole essere un modo per dire “ci siamo anche noi in internet”.
Tutti sappiamo bene che per “essere su internet” non basta avere un sito.
Perché un sito sia un minimo significativo occorre curarlo, fare in modo che sia costantemente aggiornato, e non solamente con le informazioni relative alle ultime iniziative parrocchiali.
Ormai lo dicono tutti… Internet e le potenzialità che fornisce costituisce la nuova “piazza virtuale” dove si incontrano le persone… e questa realtà “virtuale” si porta dietro tutti i pregi e i difetti della piazza reale…
L’idea è che questo “sito” diventi punto di incontro e di scambio, possibilmente integrato con tutte le altre piattaforme di comunicazione “social” che tanto coinvolgono la vita di tutti coloro che, avendo un semplice smartphone da poche decine di euro, lo utilizzano per fare qualcosa di più che per i messaggi e per le telefonate. Un punto dove l’incontro e lo scambio reale diventa virtuale e dove gli incontri reali proseguono in maniera virtuale…
Ecco quindi la sfida… Papa Francesco ci invita ad essere Chiesa in “uscita” (EG 20)… questo è un piccolo, timido, limitatissimo, tentativo di iniziare ad “uscire” dai confini delle nostre “mura” parrocchiali.
In uno studio appena pubblicato su la Chiesa e Internet un sacerdote dichiara:
“Il mio blog si chiama sagrato, perché non posso costringere la gente a entrare in chiesa. Io li incontro sul sagrato, se poi vogliono entrare in chiesa ci organizziamo”, **
con molta modestia e senza grandi proclami apriamo quindi il nostro “sagrato virtuale” forse qualcuno potrà trovare frutto nel transitarvi…
don Simone
** Rita Marchetti, La Chiesa in Internet, Carrocci editore, 2015, p. 94
