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Autodichiarazione operatori pastorali stabili

Come indicato nella “news” del 14 settembre da oggi primo ottobre, come richiesto dall’Arcivescovo di Firenze, da oggi è necessario per poter continuare il proprio servizio alla comunità che tutti gli “operatori pastorali stabili” (ministri straordinari della comunione, catechisti, educatori, animatori, coristi, operatori della carità, volontari dell’accoglienza alle celebrazioni liturgiche, chi svolge un servizio di segreteria e/o di archivio parrocchiale, sacrestani, accoliti e così via…) presentino presso la segreteria parrocchiale la autodichiarazione che trovate qui.

Il modulo deve essere consegnato presso la segreteria parrocchiale negli orari di apertura o inviato per email a segreteria@ausiliatrice.firenze.it

Per  partecipare alle liturgie come semplici fedeli senza ruolo “attivo” invece non cambia niente essendo ancora in vigore il protocollo di intesa tra il ministero dell’Interno la Conferenza Episcopale Italiana del 7 maggio 2020 comunicato alla diocesi dall’Arcivescovo l’11 maggio 2020. 

Mi pare importante ricordare qui ciò che ha scritto l’acrivescovo alla diocesi lo scorso 11 settembre nelle disposizioni inviate all’Arcidiocesi:

L’azione pastorale, per essere coerente ed efficace, deve fondarsi sulla responsabilità: è il primo gesto di carità che si deve a fratelli e sorelle. Questo vale soprattutto per la cura della loro salute. Ciò implica che oggi si assumano tutte quelle scelte che sono il presupposto della lotta alla diffusione della pandemia.
Tra esse vengono ribadite quelle fondamentali dell’uso corretto della mascherina, del distanziamento di almeno un metro, della disinfezione delle mani, dell’areazione e igienizzazione degli ambienti, compreso i servizi igienici.
Particolare valore assume in questo contesto la vaccinazione che il Santo Padre ha definito “atto di amore” verso il prossimo.

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