Corona d'Avvento II 2022

Abbiate il dono della PROFEZIA

LA PAROLA DELLA SETTIMANA

Dal libro del profeta Gioele (3,1-5)

Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderò il mio spirito. Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile. Chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore, anche per i superstiti che il Signore avrà chiamato.

Gioe (3,1-5)

RIFLETTIAMO

Il brano del profeta Gioele, usato normalmente dalla liturgia all’interno della Veglia di Pentecoste, è noto anche perché posto dagli Atti degli Apostoli in bocca a Pietro che sta spiegando l’evento della Pentecoste (At 2,16-21). Il profeta Gioele annuncia un tempo in cui il Signore effonderà il suo Spirito su ogni essere umano, rendendo così ognuno un profeta.

Sappiamo bene che la profezia, nella Bibbia, non va identificata come la pura e semplice capacità di prevedere il futuro, come se il profeta biblico fosse una sorta di visionario (anche se il testo di Gioele menziona sogni e visioni!). Il profeta è piuttosto l’uomo o la donna (sì, perché la Bibbia ricorda anche profetesse come Debora, Culda, Anna) che si rende portavoce di Dio, non per sua scelta ma per una precisa chiamata; come è capitato ad Amos (cf. Am 7), il profeta non sa di esserlo sinché non si scopre appunto mandato da Dio.

Il profeta è colui o colei che comunica al popolo la parola del Signore in quel determinato momento della storia; figura dell’Avvento, come avviene in particolare per Giovanni il Battista. Così la profezia diviene nella Bibbia la capacità di interpretare la storia stessa alla luce della parola di Dio, della quale il profeta è appunto portatore. Il profeta comprende quel che nella storia va contro la parola di Dio, sa come intervenire nella storia stessa per spingerla nella direzione che il Signore indica: sa dunque giudicare, ma ancor di più sa infondere speranza. Come nel testo di Gioele 3, il messaggio profetico, anche quando appare severo, è alla fine sempre un messaggio di salvezza.

Don Luca Mazzinghi

PREGHIAMO

Signore,

rendici profeti di gentilezza e delicatezza, perché

il nostro cuore sia sempre una porta aperta

a chi bussa e vuole entrare.

Rendici profeti delle piccole cose, di gesti umani che hanno il sapore

di vita divina. Rendici profeti di gesti semplici.

Don Luigi Verdi

UNA DOMANDA

Famiglia, lavoro, studio, amicizie… tante sono le realtà nelle quali siamo chiamati ad essere profeti, portatori, come il profeta Gioele, della luce della parola di Dio che indica il cammino verso il Regno e infonde speranza. Dove il Signore ti chiama oggi in modo particolare ad essere profeta di speranza? Quale gesto, parola, situazione può essere per te oggi strumento concreto per rispondere a questa chiamata?

UN SEGNO – UNA MEMORIA

Tra le voci profetiche dei nostri giorni risuona quella dei giovani, che chiede ai grandi della terra e a tutti noi di porre in atto scelte coraggiose per combattere l’emergenza climatica e il degrado ambientale. Operiamo una sincera revisione del nostro stile di vita e decidiamo di assumere comportamenti più rispettosi della vita del creato e del bene comune.

Ripercorriamo un episodio di ‘profezia’ della nostra chiesa fiorentina (ad esempio rileggendo qualche pagina del Documento conclusivo del Sinodo del 1989-1992).

UN FILM

7 Km a Gerusalemme (2012)

un film di Claudio Malaponti

UN’ESORTAZIONE

Quando t’imbatti in una cosa bella, la racconti. E quando t’imbatti in una cosa vera, la dici.

E se hai capito che la storia di Gesù ha illuminato il cammino del mondo e dell’uomo dandogli senso, allora lo racconti. Non puoi farne a meno.

E se l’incontro con Gesù ha cambiato la tua esistenza dandole forza, direzione, senso, allora inviti gli amici a condividerla.

Don Bruno Maggioni

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