Quattro Sassi verso la Pasqua

Quaresima: quattro sassi verso la Pasqua (3/4)

La Quaresima 2018 della nostra comunità sarà segnata da 4 tappe che percorreremo assieme.

Sono quattro “pesi” che rendono più faticoso il nostro percorso sulla strada per incontrare il Signore Risorto nel giorno di Pasqua.

Saranno rappresentati simbolicamente da 4 sassi colorati: Superficialità (blu), Egoismo (verde), Sfiducia in Dio (rosso), Paure (giallo).

Di questi “pesi” vogliamo liberarci.

Durante la settimana siamo invitati a riflettere su questi temi aiutandoci con un foglietto che troveremo in fondo chiesa (oppure al seguente link). Il foglietto contiene una “storia” per aiutare i più piccoli e una frase di Papa Francesco accompagnata da delle domande per aiutare i più grandi.

Ogni domenica termine del cammino settimanale depositeremo in un contenitore vicino all’altare il sasso che ha appesantito il nostro cammino e, chi lo desidera, metterà in una scatola il foglietto con le sue riflessioni.

 


 

Quaresima

2018

Sfiducia in Dio

3

11/03/2018

 DIO È COME LO ZUCCHERO

Mancavano cinque minuti alle 16. Trenta bambini, tutti della quinta elementare, quel pomeriggio, erano eccezionalmente irrequieti, agitati, emozionati, chiassosi, rumorosi. Alle ore 16 in punto arrivò la maestra per iniziare l’esame scritto di catechismo: i promossi sarebbero stati ammessi alla prima comunione, esattamente una settimana dopo. Immediatamente un silenzio generale piombò nella sala dove erano seduti i bambini in attesa delle domande.

Prima domanda: “Chi mi sa dire con parole sue chi è Dio?”, cominciò a dettare la maestra.

Seconda domanda: “Come fate a sapere che Dio esiste, se nessuno l’ha mai visto?”.

Dopo venti minuti, tutti avevano consegnate le risposte. La maestra lesse ad una ad una le prime ventinove; erano più o meno ripetizione di parole dette e ascoltate molte volte: “Dio è nostro Padre, ha fatto la terra, il mare e tutto ciò che esiste” Le risposte erano esatte, per cui si erano guadagnati la promozione alla Prima Comunione.

Poi chiamò Ernestino, un piccolo vispo bambino biondo, lo fece avvicinare al suo tavolo e gli consegnò il suo foglietto, dicendogli di leggerlo ad alta voce davanti a tutti i suoi compagni. Ernestino, temendo una pesante umiliazione davanti a tutta la classe, con la conseguente bocciatura, cominciò a piangere. La maestra lo rassicurò e lo incoraggiò. Singhiozzando Ernestino lesse:

“Dio è come lo zucchero che la mamma ogni mattina scioglie nel latte per prepararmi la colazione. Io non vedo lo zucchero nella tazza, ma se la mamma non lo mette, ne sento subito la mancanza. Ecco, Dio è così, anche se non lo vediamo. Se lui non c’è la nostra vita è amara, è senza gusto”.

Un applauso forte riempì l’aula e la maestra ringraziò Ernestino per la risposta così originale, semplice e vera. Poi completò: “Vedete bambini, ciò che ci fa saggi non è il sapere molte cose, ma l’essere convinti che Dio fa parte della nostra vita”.

Se la nostra vita è amara, forse è perché manca lo zucchero…

 

La fiducia è una cordicella di filo scarlatto, appesa al balcone della mia vita, alla quale mi aggrappo, perché so che il capo del filo rosso della storia è saldamente nelle mani di Dio. E “Dio Salva”, questo è il suo nome.

 


PER APPROFONDIRE

Dio non è un essere lontano e anonimo: è il nostro rifugio, la sorgente della nostra serenità e della nostra pace. È la roccia della nostra salvezza, a cui possiamo aggrapparci nella certezza di non cadere; chi si aggrappa a Dio non cade mai! È la nostra difesa dal male sempre in agguato. Dio è per noi il grande amico, l’alleato, il padre, ma non sempre ce ne rendiamo conto. Non ci rendiamo conto che noi abbiamo un amico, un alleato, un padre che ci vuole bene, e preferiamo appoggiarci a beni immediati che noi possiamo toccare, a beni contingenti, dimenticando, e a volte rifiutando, il bene supremo, cioè l’amore paterno di Dio. Sentirlo Padre, in quest’epoca di orfanezza è tanto importante! In questo mondo orfano, sentirlo Padre. Noi ci allontaniamo dall’amore di Dio quando andiamo alla ricerca ossessiva dei beni terreni e delle ricchezze, manifestando così un amore esagerato a queste realtà.

Papa Francesco, Angelus, Piazza San Pietro, 26/02/2017

 

Ÿ In chi ti rifugi quando ti senti solo?

Ÿ A volte sembra che Dio non ascolti… perché?

Ÿ Cosa vorresti da Dio, quando lo cerchi?

Ÿ Di chi hai fiducia?


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